Con la recente riforma il Legislatore ha delineato, con maggiore chiarezza rispetto alla precedente normativa, gli strumenti e le pratiche da porre in essere per coadiuvare i genitori. Questi infatti, in una fase di fragilità e vulnerabilità, si trovano a gestire con difficoltà la conduzione condivisa delle responsabilità genitoriali.
Il fine della mediazione
Una di queste misure è la Mediazione Familiare che intende coadiuvare gli adulti nel delicato lavoro necessario per giungere ad un nuovo equilibrio dell’esercizio dei doveri genitoriali. Si tratta di partecipare congiuntamente ad una serie limitata di incontri fuori dall’iter giudiziale che viene temporaneamente sospeso. La presenza di un Mediatore della Famiglia, figura terza e neutrale, offre un terreno di confronto e negoziazione che consente di raggiungere accordi coerenti con la normativa in un clima di civile rispetto.
Questo percorso, che serve ai genitori non solo a redigere il Piano Genitoriale previsto dalla legge, ma anche a sperimentare un metodo atto ad affrontare con responsabilità le situazioni successive legate soprattutto allo sviluppo dei figli. Qualora dovessero presentarsi ostacoli insuperabili per l’intervento mediativo, il Legislatore prevede l’utilizzo di altre misure quali la Coordinazione Genitoriale, argomento sul quale tornerò in un prossimo intervento.
Dott. Eleonora Fabrizi
Mediatore familiare